Donatella Dal Soglio - Servizi di Consulenza

Ripartizione delle spese condominiali: chiarezza prima di tutto

2025-09-03 13:51

Donatella Dal Soglio

Contratti di locazione, locazionestipula-locazionerinnovo-locazionerecesso-locazionerisoluzione-locazionecanone-registrazion, ripartizione-spese-condominiali,

Ripartizione delle spese condominiali: chiarezza prima di tutto

👉 Con un rendiconto chiaro e dettagliato puoi dimostrare il tuo credito, evitare obiezioni e, se serve, tutelarti legalmente contro un inquilino moroso.

Gestire un affitto significa anche prevenire discussioni e tutelarsi da possibili contenziosi.
Una delle aree delicate è la ripartizione delle spese condominiali. Spesso i regolamenti condominiali contengono criteri poco chiari o addirittura iniqui, che possono generare conflitti tra proprietario e inquilino.
Per questo serve uno strumento preciso: il rendiconto delle spese condominiali.

 

Perché il rendiconto è indispensabile

Il conduttore, prima di pagare, ha diritto a ricevere la specifica delle spese e dei criteri di ripartizione. Senza un rendiconto chiaro, il rimborso può bloccarsi o trasformarsi in una contestazione.
Un prospetto dettagliato, invece:

  • dimostra il credito del proprietario;
  • semplifica la verifica da parte dell’inquilino;
  • previene discussioni e ritardi;
  • diventa un supporto legale in caso di morosità.

 

Come redigere un rendiconto efficace

Il documento deve riportare le voci approvate dall’assemblea condominiale e distinguere sempre tra quota proprietario e quota conduttore.
Le regole di ripartizione si basano sulle tabelle ufficiali (2014, aggiornate nel 2017). 

In sintesi:

  • a carico dell’inquilino vanno spese ordinarie come pulizia, ascensore, acqua, luce, riscaldamento, spurghi e servizi comuni;
  • per la portineria, la quota a suo carico è pari al 90%;
  • compenso dell’amministratore e assicurazione dello stabile restano a carico del proprietario, salvo diversa previsione contrattuale.

 

Attenzione ai tempi: la prescrizione

Pochi proprietari sanno che:

  • il rimborso delle spese condominiali può essere richiesto all’inquilino solo entro 2 anni;
  • l’amministratore può chiedere al proprietario le spese entro 5 anni (ordinarie) o 10 anni (straordinarie).
  • Questo significa che se non esigi gli oneri accessori per tempo, rischi di perdere gli arretrati.

 

Cosa succede se l’inquilino non paga

Se il conduttore non versa la sua quota e il debito raggiunge un importo pari a due mensilità di canone, trascorsi 60 giorni di mancato pagamento il proprietario può chiedere la risoluzione del contratto per morosità.
Ricorda però che, l’amministratore si rivolgerà sempre al proprietario per il pagamento delle spese condominiali. Sei tu a rispondere, anche in caso abbiate stabilito che la quota spettante all’inquilino venga dallo stesso versata direttamente all'amministratore.

 

Il consiglio pratico

Per evitare problemi, ti suggerisco di:

  • versare direttamente le spese all’amministratore;
  • redigere un rendiconto chiaro e dettagliato;
  • richiedere all’inquilino il rimborso secondo i criteri previsti.

 

Così sarai sempre in regola e protetto, con un documento che rafforza il rapporto locativo e ti tutela in caso di contenzioso.

👉 Il mio servizio di consulenza parte da 30 euro e varia in base alla complessità del caso.
Se vuoi ricevere supporto professionale per la gestione dei tuoi affitti e dei rapporti con gli inquilini, scrivimi : supporto@donatelladalsoglio.it

©